Il signor Maniman

Ho incontrato il signor Maniman. Circola in milioni di esemplari d’ ambo i sessi (e oltre, dati i tempi) tutti uguali, identici: il trionfo del medesimo. Maniman non è un cognome di famiglia, ma un manifesto, un programma di vita. Si tratta di un’espressione dialettale ligure intraducibile, che significa, più o meno, “non si sa mai”, ma anche “non ne vale la pena” e ancora di più. Esprime una prudenza spinta all’eccesso, unita a un certo grado di indifferenza, un elogio implicito dell’immobilità (Oblomov, se non fosse russo, sarebbe genovese…), dell’accanita conservazione dell’esistente accompagnata alla paura del rischio, l’orrore dell’inesplorato, il sospetto ostile per tutto ciò che è nuovo o incerto.