Oggi, 20 marzo 21, Massimo Gramellini nella sua rubrica di commento sul Corriere della sera, IL CAFFE’, affronta il caso dell’omicidio del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie incinta.
Da allora il padre di Nino non si è più tagliato la barba e non l’avrebbe fatto fino a quando non si fosse fatta giustizia, per quell’efferato omicidio del 5 Agosto 1989.
Ma come questa tristissima storia, quante altre ne esistono, quanti poveri Ulisse sono sbattuti da un sistema giudicante inefficace, prima a destra e poi a manca, in una macabra giostra che dura anni e decenni.
In Italia vi è un problema grosso come una montagna, come l’Etna che ora spruzza lava e lapilli e ricopre la terra di una polvere nera che entra nei polmoni, eppure nessuno la vede, nessuno in realtà grida forte.
E’ una montagna invisibile e che rende questo nostro paese così fragile ed insicuro, che ci costa milioni di Euro ogni anno, che uccide vittime innocenti e che non fa pagare il conto a chi deve pagarlo.
Il futuro del paese passa solo attraverso una seria riforma della Giustizia, un cancro che avvelena tutto con la sua voracità di potere e che deve essere curato e portato ad essere ai livelli degli altri paesi europei.
Che peccato pensare che proprio l’Italia la patria del diritto, a partire da quello romano, oggi proprio nel potere giudiziario hai il suo anello più debole.
Mi chiamo Giuseppe Vignera, sono nato nel freddo gennaio del 1961, a Genova, felicemente sposato dal 1990, con due figli ed una splendida moglie che sa sopportarmi ed apprezzare.
Dopo il liceo scientifico ho studiato economia aziendale presso la facoltà di Economia e Commercio di Genova e concluso con un Master in gestione aziendale.
Per non farmi mancare nulla mi sono infine laureato in Filosofia epistemologica presso la facoltà di Filosofia di Genova.
Sono un ex manager commerciale di una grande multinazionale italiana dell'automotive e per il mio lavoro viaggio e conosco persone, cosa che amo moltissimo.
Da sempre interessato alla crescita personale e spirituale, sono arrivato a pensare che attraverso la filosofia, resa viva nella concretezza dell'esistere, si ha la possibilità di trovare la propria salvezza, intesa come possibilità di dare un senso a quello che viviamo e che siamo.
Sono un credente, anche se poco praticante, ritengo reale la presenza di una realtà non fisica, immateriale, con cui siamo impastati e che è fonte di speranza, rispetto all'angoscia della finitudine che convive con noi.
La filosofia è un modo per curare la propria anima, in modo laico.
Sono politicamente liberale, coordinatore provinciale e cittadino di Genova, ed il responsabile per la comunicazione a livello regionale del Partito Liberale Italiano.
Contribuisco con la mia penna, scrivendo redazionali politici, nei giornali on line.
Ho scritto su "Rivoluzione Liberale" e "L'Opinione delle libertà" sempre curando la critica politica dei nostri tempi.
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